Rabbini

21 Tammuz 5784

Yosèf Colon (Mahariq)

Rabbì Yosèf Colon (noto come il Mahariq), fu il maggiore esponente del Rabbinato italiano nel quindicesimo secolo. Era di origine francese, ed il cognome originale era Trabot. Con questo cognome e col suo derivato Trabotti si sono distinti diversi Maestri e Rabbini della sua famiglia. Non è chiaro da dove derivi l’appellativo di Colon (o Colombo). In gioventù visse a Chambéry, nella Savoia italiana, dove studiò principalmente presso Rabbì Ya‘akòv Ha-Levì Molin (noto come il Ma.Ha.R.Y.L.) il tipo di impostazione dei suoi studi restò sempre legato a quello di tipologia franco-tedesca.

Ancora giovane, lasciò Chambéry e svolse attività rabbinica in varie Comunità del Nord Italia, dapprima in Piemonte, poi in Lombardia e successivamente a Mestre, dove aveva sede la Comunità degli Ebrei di Venezia. Fu poi nominato Rabbino Capo di Bologna, da dove si spostò a Mantova. A seguito della sua polemica con Rabbì Yehudà Messer Leon, dovette lasciare Mantova e stabilirsi a Pavia, ove rimase gli ultimi anni di vita, fino al 1480.

La sua fama, sia fra i contemporanei che nelle generazioni a seguire, è legata all’insegnamento della normativa pratica. In questo ambito le sue decisioni hanno molto influenzato la vita degli Ebrei del Nord Italia. Era l’epoca delle migrazioni di Ebrei tedeschi in Italia settentrionale e centrale, specialmente verso luoghi dove c’erano piccoli nuclei ebraici o nascevano con i nuovi immigrati. Tali piccole Comunità si rivolgevano spesso a rinomati Rabbini per avere delucidazioni su come comportarsi. Le Teshuvòt del Colon, oltre ad essere la prima raccolta di responsi scritti in Italia, sono una fonte eccezionale e di prima mano di eventi e situazioni storiche.

Queste Teshuvòt vennero riconosciute come fondamentali poco dopo la morte dell’autore; vennero raccolte da Rabbì Chiyà’ Me’ìr ben Davìd e pubblicate e Venezia per la prima volta nel 1519. Successivamente vennero scoperti altri suoi responsi, documenti di divorzio e scalzamento, nonché apporti innovativi alla comprensione del Se.Ma.G. dei quali fu stampata la parte relativa alle regole di Pésach (Munkacz 1899), un commento alla Torà ed indicazioni sulla procedura del divorzio.

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