Rabbini

9 Adar II 5784

Chushi’èl ben Elchanàn

Rabbì Chushi’èl ben Elchanàn fu Rabbino di Bari, emigrò in Nord Africa e si stabilì a Kairuan alla fine del decimo secolo. Secondo la tradizione riportata dal Raavad, era uno dei quattro ostaggi dei pirati partiti in nave da Bari per un matrimonio, e poi riscattati ognuno da una diversa Comunità. Fu a Kairuan che gli nacque il figlio Rabbì Chanan’èl, famoso commentatore del Talmùd. In contrasto con la succitata tradizione, però, Rabbì Chushi’èl scrisse in una sua lettera di essere uscito volontariamente dall’Italia già con lo scopo di stabilirsi in Egitto, e fu accolto a braccia aperte dagli Ebrei di Kairuan. È quindi probabile che abbia lasciato l’Italia a seguito della situazione di insicurezza in Italia meridionale a causa delle continue guerre da Cristiani e Musulmani.

A Kairuan fu a capo di una grande Yeshivà, che sotto di lui divenne e rimase per generazioni uno dei principali centri di Ebraismo mondiale. Benché ci siano pervenute solo poche Teshuvòt sue, non c’è dubbio che sia stato uno dei maggiori esponenti dell’Ebraismo, come testimoniato concordemente in Oriente ed Occidente. Fu in contatto anche con le Yeshivòt di Eretz Israel, e sembra sia stato lui a portare nelle Yeshivòt africane lo studio del Talmùd Yerushalmì. Mantenne rapporti anche con le Yeshivòt spagnole. Rabbì Shemu’èl Ha-Naghìd lo celebrò in vita ed in morte.

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