Rabbini

21 Tammuz 5784

Aharòn Berekhyà da Modena

Rabbì Aharòn Berekhyà da Modena Kabbalista del sedicesimo – diciassettesimo secolo; fu allievo di Rabbì Hillèl da Modena e di Rabbì Menachèm ‘Azaryà Da Fano. Pubblicò alcuni libri di etica ispirati alla Kabbalà, parte dei quali fu pubblicata ancora durante la sua vita, ma la maggior parte è rimasta manoscritta. Il suo “Me’irè Shàchar” (Mantova 1604) contiene preghiere e meditazioni mistiche per la confraternita “Shomerìm la-Bòqer”, la cui peculiarità era di alzarsi prima dell’alba per recitare suppliche ed elegie. Peraltro il suo testo più famoso è il “Ma‘avàr Yabbòq” (Mantova 1626 e successive), che comprende regole e preghiere per gli ammalati, moribondi e decessi. Dopo la sua morte fu pubblicato postumo il suo “Me‘ìl Tzedaqà” insieme al “Bigdè Qòdesh”, un testo sullo studio della Torà, la pratica delle Tefillòt ed in genere il servizio divino (Mantova 1767). Fra i vari testi rimasti in manoscritto ci sono testi di Kabbalà ed uno di Halakhà, basato sulla sintesi del “Rif” ai trattati talmudici di Ta‘anìt e Shabbàt.

Morì il 26 Tamùz 1639.

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