Rabbini

21 Tammuz 5784

Aharòn Abu al Rabbi

Rabbì Aharòn Abu al Rabbi, nonostante il nome, era un Rabbino italiano, nato a Catania intorno al 1400.

Suo padre, Rabbì Ghereshòn, era un grande esperto di astronomia, ed anche i suoi quattro fratelli erano Rabbini. Studiò nella Yeshivà di Treviso, occupandosi nello stesso tempo di scienze naturali. Per diversi anni lo troviamo vagante in vari luoghi, quali Egitto, Israele, Siria, Turchia e Crimea. Durante questi viaggi ebbe molte occasioni di discussione con rappresentanti di correnti e religioni diverse, e sempre difese l’Ebraismo tradizionale di fronte a Caraiti, Musulmani e Cristiani.

Durante la sua visita a Roma incontrò il papa, che gli sottopose quesiti sulla Torah ai quali rispose in maniera soddisfacente. Dei vari libri da lui scritti, ci è pervenuto solo il suo commento ai commenti di Rashì sulla Torah, pubblicato con altri commenti a Costantinopoli nel 1552. In questo testo denota una personalità decisa ed autonoma, tale da non rifuggire dal criticare apertamente grandi Maestri del passato, come Rashì, il Nachmanide ed altri. Come molti Rabbini dell’epoca, accettò tranquillamente l’astrologia che aveva imparato da suo padre.

Nell’opera che ci è pervenuta cita altri suoi testi non pervenutici, di grammatica e di teologia. Di questi merita particolare menzione il “Mattè Aharòn”, in cui difende la tradizione ebraica contro le opinioni dei Caraiti e di altre religioni.

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