Rabbini

18 Adar II 5784

Avi‘àd Sar Shalòm Basilea

Rabbì Avi’àd Sar Shalom Basilea fu talmudista, cabbalista, filosofo e scienziato. Nacque a Mantova nel 1680, e lì fu allievo di Rabbì Yehudà Briel; fu amico personale di Rabbì Itzchàk Lampronti di Ferrara, autore dell’enciclopedia halakhica “Pàchad Itzchàk”. Fu capo della Yeshivà di Mantova. Era talmente modesto da dire: “Tutte le scienze le ho studiate in dieci anni, ma per quanto riguarda il Talmud, <ero giovane e sono invecchiato> (citaz. da Salmi 37:25), mi sono affaticato, ma non ho trovato che qualche briciola”. All’età di quarantaquattro anni si dedicò allo studio della Kabbalà lurianica e compose il libro “Emunàt Chakhamìm” (“la fede dei sapienti”), pubblicato a Mantova nel 1730., nel quale vuole dimostrare l’antichità e la veridicità della Qabbalà. Delle sue opere è noto anche un commento al “Toftè ‘Arùkh” di Rabbì Moshè Zacuto. Alcuni suoi responsi sono riportati nel “Pàchad Itzchàk” e nelle opere dei suoi contemporanei Rabbì Moshè Hagiz e Rabbì Ya‘aqòv Emden. Ha lasciato inediti scritti di ingegneria e geometria. Morì il primo giorno di Sukkòth del 1743.

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